Berlusconi querela "la Repubblica"

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jackson_malibu
view post Posted on 28/8/2009, 15:32




Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, fa causa a Repubblica e chiede un risarcimento di 1 milione di euro per i dieci quesiti apparsi il 26 giugno scorso sul quotidiano, e finora sempre riproposti. Secondo il premier, così come scritto nell'atto di citazione depositato al Tribunale di Roma lo scorso 24 agosto e citato dal quotidiano di Scalfari, quelle domande sono "retoriche e palesemente diffamatorie".Per il legali di Berlusconi, si parla di diffamazione perchè con quei quesiti "il lettore è indotto a pensare che la proposizione formulata non sia interrogativa, bensì affermativa ed è spinto a recepire come circostanze vere, realtà di fatto inesistenti".

Inoltre la citazione in giudizio firmata il 24 agosto, riguarda anche un articolo del 6 agosto dal titolo "Berlusconi ormai ricattabile". Invitati a comparire al tribunale di Roma sono Giampiero Martinotti, autore del pezzo contestato, il direttore responsabile di Repubblica, Ezio Mauro, e il gruppo L’Espresso.

La replica
Puntuale e concisa la replica del direttore di Repubblica, Ezio Mauro, che in un editoriale dal titolo 'Insabbiare', taglia corto: "Non potendo rispondere - così scrive - se non con la menzogna, Silvio Berlusconi ha deciso di portare in tribunale le dieci domande di Repubblica, insabbiando così - almeno in Italia - la pubblica vergogna di comportamenti privati che sono al centro di uno scandalo internazionale e lo perseguitano politicamente. È la prima volta, nella memoria di un Paese libero, che un uomo politico fa causa alle domande che gli vengono rivolte". E conclude: "Altro che calunnie: ormai dovrebbe esser l'Italia a sentirsi vilipesa dai comportamenti di quest'uomo" .

Le razioni
Il segretario del Pd Dario Franceschini, ha telefonato al direttore di Repubblica per esprimergli solidarietà, parlando di "incredibile azione giudiziaria del premier". "È chiaro - commenta - che ci troviamo di fronte ad una indegna strategia di intimidazione nei confronti di un singolo giornale, dell'opposizione e di chiunque difenda i principi di un Paese libero che non ha precedenti in nessuna democrazia e che è anche un segno di paura e di declino. Il presidente del consiglio non denunci solo Repubblica, ci denunci tutti. Anche per l'ex ministro Pierluigi Bersani, candidato alla segreteria del Pd, quella del Cavaliere è "un'iniziativa inaccettabile e dieci volte scondiderata" perché "percorrendo questa strada il presidente del Consiglio si vedrà costretto a chiamare in tribunale mezzo mondo". Ma Capezzone non ci sta: ''E' curiosa la prontezza con cui il candidato alla guida del Pd Bersani - sbotta il portavoce nazionale del Pdl - si è affrettato a difendere Repubblica e il Gruppo Espresso, dopo la denuncia di Silvio Berlusconi''. Anzi, si chiede provocatoriamente, "forse ogni singola parola pubblicata da Repubblica e dall'Espresso va considerata come un dogma di fede indiscutibile?"
 
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[aidy%]
view post Posted on 10/9/2009, 14:22




con tutti i soldi che ha almeno poteva chiedere altro
 
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1 replies since 28/8/2009, 15:32   201 views
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